3 GIUGNO
Intenzione
Pregare per i moribondi della giornata.
LE PROMESSE
Nel periodo delle contraddizioni dalle quali fu bersagliata Santa Margherita,
Iddio mandò un valido sostegno alla sua prediletta, facendola incontrare con il
Padre Claudio De La Colombière, che oggi si venera sugli altari. Quando avvenne
l'ultima apparizione solenne, il Padre Claudio era a Paray - Le Monial.
Si era nell'Ottava del Corpus Domini, nel giugno del 1675. Nella Cappella del
monastero Gesù stava esposto con solennità. Margherita era riuscita ad avere un
po' di tempo libero e, finite le sue occupazioni, approfittò per andare ad
adorare il SS. Sacramento. Mentre pregava, si sentì sopraffatta da un forte
desiderio di amare Gesù; Gesù le apparve e le disse:
«Guarda questo Cuore, che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare nulla,
sino ad esaurire e consumare se stesso, per mostrare il suo amore per essi. In
cambio io ricevo dalla maggior parte nient'altro che ingratitudine, a causa
delle loro irriverenze, dei loro sacrilegi, della freddezza e del disprezzo che
mi dimostrano nel Sacramento dell'amore.
«Ma ciò che più mi addolora è che i cuori a me consacrati mi trattino anch'essi
così. Per questo domando a te che il venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini
venga destinato ad una festa speciale per onorare il mio Cuore, ricevendo in
quel giorno la Santa Comunione e facendo riparazione con un atto solenne, per
chiedere riparazione per le offese che mi sono state recate durante il tempo in
cui sono esposto sugli altari. Ti prometto che il mio Cuore si aprirà per
effondere abbondantemente le ricchezze del suo divino amore sopra coloro che in
questo modo lo onoreranno e lo faranno onorare da altri».
La pia Suora, consapevole della sua incapacità, disse: «Io non so come fare per
ottenere questo».
Gesù le rispose: «Rivolgiti al mio servo (Claudio De La Colombière), che ho
mandato a te il compimento di questo mio disegno».
Le apparizioni di Gesù a Santa Margherita furono numerose; abbiamo accennato le
principali.
È utile, anzi necessario, riportare quanto il Signore disse in altra
apparizione. Gesù, per invogliare le anime alla devozione al suo Sacro Cuore,
fece dodici promesse:
1.
Concederò ai miei devoti tutte le grazie necessarie al loro stato.
2. Metterò la pace nelle loro famiglie.
3. Li consolerò nelle loro afflizioni.
4. Sarò il loro più sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.
5. Spargerò copiose benedizioni sopra le loro imprese.
6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l'oceano infinito della
misericordia.
7. I tiepidi diverranno fervorosi.
8. I fervorosi saliranno presto alla più grande perfezione.
9. Benedirò i luoghi dove sarà esposta ed onorata l'immagine del mio Cuore.
10. Darò ai Sacerdoti la forza di commuovere i cuori più induriti.
11. Il nome di coloro che propagheranno questa devozione, sarà scritto nel mio Cuore
e non ne verrà mai cancellato.
12. Nell'eccesso della misericordia del mio amore infinito accorderò a tutti coloro
che si comunicano nel Primo Venerdì di ogni mese, per nove mesi consecutivi, la
grazia del pentimento finale, onde essi non morranno nella mia disgrazia, né
senza ricevere i Santi Sacramenti, e il mio Cuore in quell'ora estrema sarà il
loro rifugio più sicuro.
Nell'ultima ora
L'autore di queste pagine riporta uno dei tanti episodi della sua vita
sacerdotale. Nel 1929 ero a Trapani. Mi pervenne un biglietto con l'indirizzo di
un ammalato grave, del tutto incredulo. Mi affrettai ad andare.
Nell'anticamera dell'infermo stava una donna, che vedendomi disse: «Reverendo,
lei non si azzardi ad entrare; sarà trattato male; vedrà che sarà cacciato.»
Entrai lo stesso. L'infermo mi diede un'occhiata di sorpresa e di rabbia: «Chi
l'ha invitato a venire? Vada via!»
Poco per volta lo calmai, ma non del tutto. Venni a sapere che già aveva
oltrepassati i settant'anni e che mai si era confessato e comunicato.
Gli parlai di Dio, della sua misericordia, del Paradiso e dell'inferno; ma egli
rispose: «E lei crede a queste corbellerie?... Domani sarò morto e tutto sarà
finito per sempre... Ora è tempo di smetterla. Vada via!» Per tutta risposta mi
sedetti presso il capezzale. L'infermo mi voltò le spalle. Continuai a dirgli:
«Forse lei è stanco e per il momento non ha voglia di ascoltarmi, ritornerò
un'altra volta.»
«Non si permetta più di venire!» Non potei fare altro. Prima di allontanarmi
gli soggiunsi: «Me ne vado. Lei però sappia che si convertirà e morrà con i Santi
Sacramenti. Pregherò e farò pregare.» Era il mese del Sacro Cuore ed ogni
giorno predicavo al popolo. Esortai tutti a pregare il Cuore di Gesù per il
peccatore ostinato, concludendo: «Da questo pulpito un giorno annunzierò la sua
conversione.» Invitai un altro Sacerdote a tentare una visita all'infermo; ma a
questi non fu permesso di entrare. Intanto Gesù lavorava in quel cuore di
pietra.
Erano trascorsi sette giorni. L'ammalato si avvicinava alla fine; aprendo gli
occhi alla luce della fede, mandò una persona a chiamarmi d'urgenza.
Quale non fu la mia meraviglia e la gioia di vederlo cambiato! Quanta fede,
quanto pentimento! Ricevette i Sacramenti con edificazione dei presenti. Mentre
baciava con le lacrime agli occhi il Crocifisso, esclamava: «Gesù mio,
misericordia! ... Signore, perdonatemi! ...»
Era presente un deputato al Parlamento, che conosceva la vita del peccatore, ed
esclamò: «Pare impossibile che un tale uomo faccia una morte così religiosa!»
Poco dopo il convertito moriva. Il Sacro Cuore di Gesù lo salvò nell'ultima ora.
Fioretto
Offrire a Gesù tre piccoli sacrifici per i moribondi della giornata.
Giaculatoria
Gesù, per la tua agonia sulla Croce, pietà degli agonizzanti!